Qui le mie slide in tema di rinunce e transazioni del lavoratore (lezione al corso di perfezionamento in diritto del lavoro dell'Università di Pavia, 24.5.2012).
Qui quelle in tema di certificazione dei contratti (ibidem).
Sul primo tema non ci sono grosse novità.
Quanto al secondo, si discute sull'oggetto della certificazione. Le modifiche agli artt. 75 e ss., d.lgs. n. 276/2003, apportate dalla l. n. 183/2010, sembrano non più limitare la competenza delle commissioni alla certificazione della "qualificazione" dei contratti (a progetto, a termine, ecc.). Ci si interroga se siano certificabili anche singole clausole, come ad es. quelle relative all'orario di lavoro, al progetto formativo dell'apprendista, al mutamento di luogo. O, ancora, fattispecie di trasferimento d'azienda, sistemi di inquadramento, ecc.
Mentre è ormai pacifico che anche il contratto "commerciale" di somministrazione possa essere certificato. Così come sono certificabili, per espressa menzione di legge, clausole contrattuali individuanti fattispecie di giusta causa o giustificato motivo di recesso dal rapporto.