venerdì 30 aprile 2021

Il lavoro agile dopo... il lavoro agile

 Da Il Ticino, 23 aprile 2021

Il lavoro agile dopo… il lavoro agile

Il governo italiano, con il prossimo “decreto Sostegni”, sembra intenzionato a prorogare ulteriormente la possibilità, per i datori di lavoro, di adibire unilateralmente i dipendenti al lavoro agile, più precisamente al lavoro da remoto (normalmente, svolto presso il domicilio). La scadenza attualmente prevista, infatti, è il 30 aprile e alcune forze politiche premono per un rinvio sino al 30 settembre.

L’adibizione unilaterale è oggi concessa in ragione della situazione emergenziale, al fine di garantire il distanziamento sociale, proteggere la salute delle persone e salvaguardare l’occupazione.

Occorre però ricordare che, al di là della coincidenza del nome, il lavoro agile disciplinato dalla legge n. 81/2017 è altra cosa rispetto a quello praticato nel presente periodo. Si tratta di una modalità alternata di svolgimento della prestazione tra il domicilio e l’ufficio (non, dunque, stabilmente da remoto) e richiede il consenso delle parti. Al contrario, la normativa emergenziale, da un lato, consente appunto ai datori di prescindere dalla volontà dei lavoratori; così come, per converso, garantisce ai lavoratori fragili il diritto di svolgere le mansioni a distanza, se compatibili con la modalità da remoto. 

Il tempo rimasto, prima del ripristino effettivo del lavoro agile nella sua forma ordinaria, dovrebbe essere utilizzato per progettare regole che risolvano i problemi evidenziati dalla pandemia. Anzitutto, dovrebbero individuarsi puntualmente le attività che ammettono o meno lo svolgimento da casa. Poi, i diritti di precedenza nel caso di esubero di richieste da parte dei lavoratori, rispetto alle disponibilità aziendali. Con riguardo all’orario di lavoro, se è vero che la prestazione al domicilio consente qualche maggiore flessibilità di gestione del tempo da parte del dipendente, è elevato il rischio di iper-lavoro, agevolato dagli strumenti che permettono la continua connessione tra lavoratore e azienda. Di qui, la necessità di regolare il diritto di disconnessione, meglio se declinato come divieto di inoltrare comunicazioni di lavoro in determinate fasce orarie, affinché il dipendente non si senta costretto a prenderle in carico.

Questi e altri aspetti è bene che vengano regolati, non dalla legge, ma dai contratti collettivi, nazionali e aziendali, al fine di tenere conto delle specificità dei diversi contesti produttivi.

Marco Ferraresi

lunedì 26 aprile 2021

Orario di lavoro: slide

Qui slide in tema di orario di lavoro, nel corso di diritto del lavoro e della sicurezza sul lavoro

mercoledì 21 aprile 2021

Lavoro agile: slide

Qui slide in tema di lavoro agile, nel corso di diritto del lavoro e della sicurezza sul lavoro

martedì 20 aprile 2021

Licenziamenti collettivi: slide

Qui slide in tema di licenziamenti collettivi, nel corso di diritto del lavoro e della sicurezza sul lavoro

lunedì 19 aprile 2021

Licenziamenti individuali: slide

Qui slide in tema di licenziamenti individuali, nel corso di diritto del lavoro e della sicurezza sul lavoro

giovedì 15 aprile 2021

Commissioni universitarie di certificazione: video del convegno

Qui il video del convegno delle commissioni universitarie di certificazione, organizzato dall'Università di Venezia

mercoledì 14 aprile 2021

Certificazione di contratti e spazi confinati: slide

Qui slide in tema di certificazione di contratti per spazi confinati, nell'ambito del convegno telematico organizzato dall'Università di Venezia

Obbligazione di sicurezza: slide

 Qui slide in tema di obbligazione di sicurezza, nel corso di diritto del lavoro

lunedì 12 aprile 2021

Obbligazione retributiva: slide

 Qui slide in tema di retribuzione, nel corso di diritto del lavoro e della sicurezza sul lavoro

giovedì 8 aprile 2021

Licenziamenti individuali: slide

 Qui slide in tema di licenziamenti individuali, nella Scuola Sindacale Permanente Cisl Lombardia