A questo link del Bollettino Adapt si trovano interessanti materiali sulla riforma della contrattazione collettiva in Spagna.
Il caso spagnolo è emblematico nel contesto attuale, che vede la Banca centrale europea "spingere" gli ordinamenti nazionali affinché promuovano la contrattazione aziendale, così da adattare maggiormente la regolazione dei rapporti di lavoro alle esigenze di ogni specifico sito produttivo.
Il legislatore ha recepito le indicazioni europee con regio decreto legge n. 7 del 10 giugno 2011, non senza polemiche:
- la riforma è stata adottata senza il consenso delle parti sociali;
- è stata introdotta con decreto legge;
- concede al contratto aziendale ampio potere di deroga ai livelli "superiori" della contrattazione collettiva sulle principali materie: retribuzione, orario di lavoro, inquadramento professionale, strumenti di conciliazione lavoro-vita privata e familiare;
- si prevede il ricorso all'arbitrato obbligatorio per la risoluzione delle controversie.