La partecipazione dei lavoratori nelle imprese
(Il Ticino, 27 giugno 2025)
Il 10 giugno 2025 è entrata in vigore la legge 15 maggio 2025, n. 76, “Disposizioni per la partecipazione dei lavoratori alla gestione, al capitale e agli utili delle imprese”. Si tratta di un provvedimento, anzitutto, di indubbia importanza culturale. Esso attua una disposizione costituzionale, l’art. 46 Cost., che esprime il principio, tanto rilevante quanto negletto nella storia della nostra Repubblica, per cui “ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro e in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende”.
Sebbene l’art. 39 Cost. riconosca anche il diritto alla contrattazione collettiva e l’art. 40 il diritto di sciopero, con l’art. 46 i Padri costituenti espressero il comune convincimento che le relazioni di lavoro non possano sostenersi in una continua dinamica conflittuale. Al contrario, occorre promuovere un approccio collaborativo tra le forze della produzione, in cui ciascuna si assuma la responsabilità, secondo il proprio ruolo, per la dignità del lavoro e lo sviluppo dell’impresa.
Consapevole del fatto che rapporti partecipativi, alla luce dell’evoluzione delle nostre relazioni industriali, non possano essere imposti ma soltanto incentivati, il legislatore ha opportunamente rinviato la puntualizzazione delle modalità collaborative all’interno dell’azienda alla contrattazione collettiva, così che possano adattarsi alle peculiarità dei singoli settori o contesti produttivi.
E questa legge, va ricordato, è frutto di una iniziativa legislativa popolare percorsa con convinzione dalla Cisl, con un metodo coerente con la propria identità e i propri valori. La l. n. 76/2025 rimarca il successo di una cultura sindacale che rifugge le scorciatoie della polemica politica, del conflitto continuo o del referendum – con gli esiti noti – e che piuttosto si nutre di un dialogo non partitico, non ideologico, ma paziente e costruttivo.
Marco Ferraresi